SELF CARE IN EMERGENZA

La gestione della paura ed il self-care in emergenza ed in contesti di crisi.

Come tutto ciò che non conosciamo e che può avere un impatto negativo sulla nostra salute e sul nostro benessere, il nuovo coronavirus COVID-19 crea forte stress in tutti coloro che ne sono esposti, sia direttamente che mediaticamente.

Quest’ultimo aspetto è di particolare importanza ed attualità perché troppo spesso si assiste ad un riverbero rapidissimo e molte volte incontrollato ed incontrollabile delle notizie e delle loro implicazioni, con inevitabile amplificazione dei sentimenti generati, dal timore alla paura vera e propria, dall’incertezza alla tristezza, accentuati dal fatto che non sappiamo ancora tutto sul virus e sul suo comportamento diffusivo e di azione, nonché su tutte le sue implicazioni e conseguenze possibili, non abbiamo ancora un vaccino, non conosciamo il numero di persone che potrà contagiare.

Tutto questo “non sapere” o “sapere poco” o addirittura “sapere sbagliato” può alterare il senso di controllo in cui normalmente operiamo in sensazione di comfort e può generare un senso di minaccia ed allerta generalizzato e pressochè costante.

Quelli che stiamo vivendo sono anche momenti inattesi, inaspettati, e per larghissima parte non voluti e nemmeno desiderati, che sono piombati nelle nostre vite in maniera molto rapida e ad evoluzione ancor più rapida, che possono contribuire a mettere a dura prova la “tenuta psichica” di molti di noi.

Questo perché siamo costretti a vivere in una condizione imposta che si sviluppa su due ambiti principali:

- minaccia per la propria incolumità, salute e vita;

- forte limitazione della libertà personale con confinamento in ambienti e stili di vita forse mai sperimentati prima d’ora.

La combinazione di questi fattori genera inevitabilmente stress, a volte anche molto marcato, che può frequentemente innescare conflitti e malessere, soprattutto in quelle dinamiche relazionali già difficili ancor prima dell’inizio dell’emergenza a causa di rapporti disfunzionali e di questioni irrisolte. Quando ci troviamo di fronte a queste situazioni mettiamo in atto risposte che se da un lato hanno un valore adattivo e ci permettono di affrontarle al meglio, dall’altro possono comportare irritabilità, iperattivazione, aggressività verbale, disturbi del sonno e della concentrazione. Tutti comportamenti normali e legittimi che, tuttavia, se tendono a mantenersi e ad aumentare nel tempo impediscono di sentirci ed operare al meglio delle nostre possibilità.

Certamente non per tutti è così: molti sperimentano, al contrario una inaspettata e quasi paradossale situazione favorevole nella quale si coglie l’occasione, forse irripetibile e per quanto possibile messa in atto nei limiti del rispetto delle note norme di prevenzione e protezione, di riappropriarsi del Sé e di tutto ciò che ne è correlato, dal recupero dei propri interessi alla cura delle relazioni famigliari ed interpersonali.

Per qualcuno, addirittura, questa situazione rappresenta una rara se non unica opportunità per sperimentarsi in attività e stati d’animo nuovi che consentono di re-interpretarsi e scoprirsi creativi e costruttivi, nella più ampia e piena interpretazione del trasformare una criticità in opportunità. Insomma, per qualcuno un vero e proprio inno alla resilienza secondo i propri stili di coping funzionali, grazie ai quali le criticità possono essere vissute in modo nuovo, imparando ad esplorarle con presenza e allineamento interiore per attivare passi concreti in direzione di una loro trasformazione e risoluzione positiva.

Ed allora ecco alcuni semplici consigli ed indicazioni per gestire lo stress di questo periodo:

AUTORI:

Dott.Massimiliano Mascitelli, Medico Psichiatra, Terapeuta EMDR, Psicologia dell'Emergenza/Urgenza

Dott.ssa Rosa Demarinis, Psicologa Psicoterapeuta, Coaching Strategico, Psicologia dell'Emergenza/Urgenza